Un atleta evoluto e un podista possono avere, a volte, poco tempo a disposizione per correre; una tabella di allenamento deve tenerne conto. Vediamo come sfruttare al meglio i giorni in cui abbiamo solo 30 / 40 minuti a disposizione.
Del nostro gruppo di allenamento che si ritrova il giovedì fa parte Gabriele. Di lavoro fa il manager, parolone che, come dice lui, nasconde solo il fatto che si lavora a qualsiasi ora del giorno e in qualsiasi luogo; forse è lui che si lamenta ma di tempo per seguire un programma di allenamento ne ha davvero molto poco. Con lui abbiamo strutturato un allenamento specifico per rendere produttive sedute di allenamento di 30 /40 minuti.
Gabriele tendeva a fare un breve riscaldamento, per accelerare i tempi dell’allenamento, ma il disagio che provava è bastato da solo a convincerlo: come regola generale possiamo infatti dire che è necessario non essere frettolosi nel riscaldamento, semmai è al defaticamento che può essere lasciato uno spazio minore.
Per quello che riguarda gli allenamenti specifici ne abbiamo identificati molti; naturalmente in tempi brevi non c’è spazio per pensare ad allenamenti di corsa lunga ma si possono toccare ottime punte per quello che riguarda l’intensità del training. Può essere difficile fare tutto l’allenemento per la maratona sintetizzato in mezz’ora, ma anche per questa specialità si possono fare lavori utili.
Fra gli allenamenti che abbiamo ragionato con Gabriele ci sono i progressivi, per esempio 30’ di corsa in un continuo crescendo di ritmo.
Un altro schema di allenamento da considerare è un fartlek, sia con stimoli di velocità a sensazione sia determinato in precedenza. Ad esempio:
– corsa 10’
- variazioni di ritmo 10×30” rec 1’
- corsa 5’
Oppure:
- corsa 15’
- variazioni di velocità 10×15” recupero 45”
- corsa 5’
Si possono eseguire anche allenamenti ad alto contenuto tecnico; basta curare un buon riscaldamento, diciamo di venti minuti, e poi compiere una prova unica, ad esempio un 2000 alla massima velocità con un defaticamento finale di 10’ oppure:
- corsa 15’
- 3×1000 metri a velocità di massimo consumo d’ossigeno con recupero di 3’
- Corsa 10’
Ottimi sono anche i lavori di interval training, che abbracciano diverse qualità e che possono essere compressi in tempi brevi.
– corsa 15’
- 10×200 metri recupero 200 metri
- Corsa 10’
Oppure:
- corsa 15’
- 8×300 metri recupero 200 metri
- Recupero 3’
- 1500 metri alla massima velocità
- Corsa 5’
Interessante è la proposizione del “corto veloce” perché può essere sviluppato in tempi abbastanza ristretti, come può essere una prova di quel genere di 4-6 km. Non avendo bisogno di recuperi fra le prove essendo distanza unica, il tempo d’esecuzione non si dilata. Fatto un buon riscaldamento, ci si può limitare a correre dopo la fase specifica, solo per 1-2 km.