Il progressivo - di Giacomo Bugiani
Ormai quasi tutti i runners conoscono questo mezzo di allenamento, ma quanti sanno davvero adattarlo al meglio al proprio programma?
La seduta del progressivo consiste nel percorrere una determinata distanza a velocità crescente.
Questo tipo di allenamento apporta notevoli benefici nel runner:
- aumenta la potenza lipidica (capacità di bruciare, in proporzione, una maggior % di lipidi);
- aumenta la capacità dell’organismo di reclutare fibre veloci nel procedere dello sforzo;
- aumenta la capacità di adattarsi ai cambi di velocità;
- allena la capacità piscologica di “non mollare”.
In linea generale il progressivo permette di agire sulle 3 componenti utili al runner: massimo consumo di ossigeno, soglia anaerobica, resistenza aerobica.
Quale lunghezza?
Il progressivo può variare dai 6 ai 20Km (ma anche oltre per la maratona!).
Grossomodo, in base alla distanza gara, possiamo impostare il progressivo come segue:
5000m: 8-10Km
10000m: 10-12Km
Mezza Maratona: 10-15Km
Maratona: 15-20Km
Quale velocità?
Il più classico dei progressivi prevedere una suddivisione della distanza in 3 frazioni da correre rispettivamente alla velocità del Lento, Medio e Ritmo Gara (RG, intendendo il ritmo medio ottenuto in una gara di 10-12Km).
La frazione del Lento sarà maggiore di quella del Medio che sarà maggiore a sua volta di quella del RG.
Es. Progressivo di 10Km: 5Km L + 3Km M + 2Km RG.
Quante frazioni?
Esistono innumerevoli varianti del progressivo; personalmente prediligo sempre quello classico a 3 frazioni, ma per rendere meno abitudinale la seduta e per agire maggiormente su una componente rispetto alle altre, sono possibili anche variazioni sul tema, tra cui:
- a 2 frazioni;
- a 4 frazioni;
- Bis e Tris (vedi “Andiamo a correre” di Fulvio Massini), cioè miniprogressivi da ripetere in serie;
Quante volte?
A mio parere il progressivo non deve essere eseguito più di una volta a settimana; per variare il programma trovo utile inserire una settimana il Progressivo e la successiva il Medio.
E’ un lavoro impegnativo; per chi è abituato a correre tutti i giorni può essere preceduto o seguito da un Lento, mai da un lavoro.
Adesso che abbiamo fatto un ripasso non ci resta che passare dalla teoria alla pratica!
Bibliografia:
- Pubblicato in Allenamenti
- Scritto da Giorgio Santoni